2017 Rubesco Vigna Monticchio Torgiano Rosso Riserva DOCG Lungarotti Società Agricola
Descrizione prodotto
Vol. alcolici | 14.0% vol. |
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Ideale con | Si abbina particolarmente bene alle carni rosse, come la tartare, lo stufato di manzo o il carré d'agnello. È anche delizioso con spiedini alla griglia, branzino alla griglia, fegato e piatti a base di dado. |
Raccomandazione di servizio | Chambré tra 15 e 17 gradi. Il vino giovane deve essere decantato. |
Bio | Tradizionale |
Vegano | Si |
Allergeni | Contiene solfiti |
Numero articolo | 0173717075B6100 |
Produttore
Lungarotti
Tutti i prodotti da Lungarotti ›Il vino è cultura
Giorgio Lungarotti, insieme alla moglie Maria Grazia, ha dato prova di lungimiranza quando ha capito che il binomio vino-cultura poteva essere una chiave per promuovere il territorio umbro e aumentarne l’attrattiva turistica. Grazie all’impegno e allo spirito innovativo di questa brillante coppia, oggi Torgiano può vantare non solo un fiorente paesaggio vitivinicolo, ma anche un’architettura urbana fedelmente restaurata e due musei di fama mondiale.
Dal 1999, le figlie di Giorgio, Chiara Lungarotti e Teresa Severini, guidano l’azienda con uguale competenza, coraggio di cambiare e profondo rispetto per le radici dell’azienda: Chiara, agronoma specializzata in viticoltura, coniuga la competenza tecnica con l’impegno culturale e punta a uno sviluppo continuo in armonia con la tradizione. La sorella Teresa, una delle prime enologhe d’Italia, si occupa del marketing e della comunicazione, rivolgendosi in particolare ai gruppi più giovani e promuovendo l’educazione al vino. Chiara e Teresa sono affiancate nel loro lavoro in vigna e in cantina da un trio di esperti: al maestro di cantina Vincenzo Pepe e all’agronomo Attilio Persia si aggiunge l’enologo Lorenzo Landi, che non solo ha imparato molto dal luminare di Bordeaux Denis Dubourdieu, ma ha anche svolto diversi stage in Borgogna.
Torgiano e Montefalco: due terroir umbri d’eccellenza
Oggi Lungarotti possiede 250 ettari di vigneti nelle denominazioni di Torgiano e Montefalco. L’obiettivo di ogni annata è quello di esprimere il carattere unico delle due aree di coltivazione con vini lucidi che abbiano una distinta identità locale. Ecologia e biodiversità caratterizzano la coltivazione, che comprende vitigni locali e internazionali come Cabernet Sauvignon, Merlot e Chardonnay. Lungarotti offre una gamma impressionante di etichette, dai vini accessibili per tutti i giorni ai vini di punta di lunga durata.
Il fulcro di Lungarotti è sempre stata la tradizionale cantina di Torgiano, situata nel cuore di una delle più piccole regioni DOC d’Italia; è qui che si trovano le imponenti volte, dove i migliori vini sono stati lasciati maturare fin dagli anni Sessanta. Il “Rubesco Riserva Vigna Monticchio” - un Sangiovese monovitigno e fiore all’occhiello della denominazione d’origine Torgiano Rosso Riserva DOCG - ha sempre goduto di una posizione di rilievo nel portafoglio. Con il “San Giorgio”, una cuvée di Sangiovese e Cabernet Sauvignon, Giorgio Lungarotti ha anche creato il primo “Superumbrian” nel 1977: a tutt’oggi, è il vino del portafoglio Lungarotti che unisce il carattere regionale a un sapore internazionale.
Anche la cantina di Montefalco, situata in una delle regioni vinicole più prestigiose dell’Umbria, fa parte del portafoglio Lungarotti dal 2000. Qui il Sagrantino, un vitigno autoctono dal colore scuro e profondo e dall’eccezionale contenuto di tannini, viene affinato in vini di punta armoniosi attraverso un preciso lavoro in vigna e un lungo invecchiamento. La cantina sotterranea offre condizioni ideali per una vinificazione delicata e combina la tradizione con una tecnologia all’avanguardia e un’architettura innovativa - perfettamente inserita nell’idilliaco paesaggio collinare di Montefalco. Qui si producono eccellenti vini rossi come il potente e duraturo Montefalco Sagrantino DOCG o l’elegante Montefalco Rosso Riserva DOC.
Forte impegno per la sostenibilità
Uno dei capisaldi della filosofia produttiva di Lungarotti è sempre stato il perseguimento della massima qualità, applicando al contempo pratiche sensate per la salvaguardia dell’ambiente. I 230 ettari del vigneto di Torgiano sono certificati biologici dal 2018, mentre i 20 ettari del vigneto di Montefalco sono coltivati con metodo biologico dal 2010. L’intero processo produttivo è caratterizzato dalla sostenibilità: A partire dai vigneti, dove sono state installate stazioni meteorologiche per monitorare le condizioni climatiche, il controllo delle erbe infestanti è di tipo meccanico, le risorse idriche sono gestite con sistemi basati sulla domanda, viene utilizzata la concimazione organica e contro i parassiti si utilizzano tattiche di confusione sessuale anziché pesticidi di sintesi. Oltre alla produzione di energia da biomassa dai residui di potatura della vite, nella primavera del 2018 è stato installato un impianto fotovoltaico sul tetto degli edifici della cantina, che copre oltre 1.300 metri quadrati e copre gran parte del fabbisogno di energia elettrica.