Descrizione prodotto
Vol. alcolici | 16.0% vol. |
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Allevamento | 14 Mesi in Barrique |
Ideale con | Servite questo vino con agnello, brasato, guancia di manzo e filetto al tartufo. Si abbina molto bene anche a piatti a base di funghi o a potée di lenticchie. |
Raccomandazione di servizio | Chambré tra 16 e 18 gradi. Consiglio: stappare la bottiglia un'ora prima di servirla, assaggiare il vino e decidere se decantarlo. |
Bio | Tradizionale |
Vegano | No |
Allergeni | Contiene solfiti |
Numero articolo | 0212018150B1100 |
Produttore
Coppo
Tutti i prodotti da Coppo ›Specialità locali e vini di punta riconosciuti a livello internazionale
Da oltre 130 anni la famiglia Coppo si dedica all’espressione del terroir di Canelli ai massimi livelli. La ricerca della massima qualità, il rispetto dei vitigni autoctoni e la costante innovazione a sostegno della tradizione sono ancora oggi i valori fondamentali dell’azienda. Questo spirito pionieristico è dimostrato dal fatto che la cantina è stata tra le prime in Italia a vinificare le uve dai propri vigneti, imbottigliando e commercializzando vini con il proprio nome. Con gli anni la produzione è stata ampliata, la gestione dei vigneti è stata modernizzata e l’attrezzatura della cantina è stata rinnovata. Nel corso del tempo si sono aggiunte al vitigno tradizionale Moscato altre varietà autoctone, come Cortese, Barbera, Nebbiolo e Freisa. Anche il Cabernet Sauvignon e lo Chardonnay hanno conquistato un posto fisso nei vigneti. Il riconoscimento internazionale ha iniziato a consolidarsi a partire dagli anni Ottanta, in particolare la cantina Coppo è oggi conosciuta in tutto il mondo per i suoi due eccellenti Barbera d’Asti Pomorosso e Camp du Rouss.
Patrimonio mondiale dell’UNESCO
Una particolarità sono le storiche cantine della tenuta, dove i vini vengono affinati e conservati fino alla perfetta maturazione. Queste cantine si estendono sotto la collina di Canelli per un totale di 5000 metri quadrati a 40 metri di profondità, un gigantesco sistema di gallerie, tunnel e corridoi, che la famiglia Coppo gestisce con orgoglio. Costruite all’inizio del XVIII secolo e ampliate tra il XIX e il XX secolo, queste imponenti volte hanno acquisito grande notorietà come «cattedrali sotterranee» e nel 2014 sono state dichiarate patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Inoltre, dal 2021 Coppo è impegnata in un gruppo di aziende vinicole interamente di proprietà italiana, che affondano le loro radici in Piemonte e che si ispirano agli stessi valori, affinché il terroir e la tradizione continuino a rivestire un ruolo di primo piano anche in futuro.