2019 Il Seggio Rosso Bolgheri DOC Marilisa Allegrini Poggio al Tesoro
Descrizione prodotto
Vol. alcolici | 14.5% vol. |
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Allevamento | 15 Mesi in Barrique |
Ideale con | Antipasti, paté o terrine di selvaggina fatti in casa, salse ai funghi marroni, brasati, pollame a carne rossa (anatra o faraona), bistecche, grigliate, formaggi a pasta semidura o dura (sbrinz o formaggio di malga). |
Raccomandazione di servizio | Chambré tra 15 e 17 gradi. Il vino giovane deve essere decantato. |
Bio | Tradizionale |
Vegano | No |
Allergeni | Contiene solfiti |
Numero articolo | 0949219600B1100 |
Produttore
Poggio al Tesoro-Allegrini
Tutti i prodotti da Poggio al Tesoro-Allegrini ›Marilisa Allegrini, erede di una famiglia che da generazioni è tra i produttori vitivinicoli leader del Veneto, oltre dieci anni fa ha realizzato il suo sogno in Toscana fondando insieme al fratello Walter, nel frattempo mancato, la cantina Poggio al Tesoro.
Vicinanza al mare
La tenuta, situata circa 50 chilometri a sud di Livorno e a soli tre chilometri dal Mar Tirreno, si trova quasi porta a porta con una delle aziende vinicole più prestigiose della regione: proprio accanto a Poggio al Tesoro sorge infatti la cantina Ornellaia, famosa in tutto il mondo; più terroir di Bolgheri non si può. Le tenute sono praticamente una accanto all’altra, creando così i migliori presupposti per dar vita a vini eccellenti dall’inconfondibile carattere toscano.
Frazione della pittoresca cittadina di Castagneto Carducci, Bolgheri allo stesso tempo è anche una delle zone vitivinicole più importanti d’Italia, dove nascono molti dei vini più celebri del paese, come Sassicaia, Ornellaia, Masseto e altri. I 70 ettari di vigneti di Poggio al Tesoro sorgono a due passi dalla costa tirrenica, circondati da splendide spiagge sabbiose, filari di cipressi e fitte pinete. La vicinanza al mare conferisce ai vini di Poggio al Tesoro il loro carattere particolare, poiché il clima marittimo offre alle viti condizioni di maturazione uniche: se in estate la leggera brezza marina mitiga il caldo donando una nota distintiva al vino, in inverno l’influsso del mare attenua il freddo gelido. Dato che i singoli vigneti si trovano in zone di coltivazione diverse, anche la composizione dei terreni varia notevolmente; Marilisa Allegrini e suo fratello Walter hanno intuito fin dall’inizio che in questi diversi terroir possono crescere tipi d’uva diversi a seconda dei microclimi specifici, e, al momento dell’impianto nel 2003, hanno posizionato ogni vitigno nel luogo più adatto: i terreni sassosi delle località «Valle di Cerbaia» e «Via Bolgherese» sono prevalentemente coltivati a Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, nel terroir più sabbioso di «Le Grottine» cresce prevalentemente il Petit Verdot, mentre le parcelle ricche di minerali del vigneto «Le Sondraie» sono particolarmente indicate per il Merlot, il Syrah e il vitigno a bacca bianca Vermentino.
Un gioiello targato Bolgheri
Grazie agli ingenti investimenti nei vigneti e nelle cantine, la Tenuta Poggio al Tesoro ha creato le condizioni ottimali per produrre vini d’eccellenza di livello internazionale. Qui ogni processo è all’avanguardia. L’intenso lavoro manuale nei vigneti e una vendemmia rigorosa e selettiva garantiscono basse rese con uve perfettamente mature e molto aromatiche, che vengono lavorate con cura e pazienza nella cantina ultramoderna, dove hanno tutto il tempo necessario per maturare. Il risultato? Vini eccellenti dalla spiccata personalità toscana, che dal punto di vista stilistico ricordano un po’ i migliori Bordeaux, ma esprimono anche una grande individualità, una forte tipicità regionale e un intenso carattere mediterraneo.
In pochi anni Marilisa Allegrini è riuscita a trasformare Poggio al Tesoro in un fiorente gioiello targato Bolgheri, dove oltre alla qualità dei vini anche l’ottimo rapporto qualità-prezzo è degno di nota. Sebbene i vini rientrino tra le denominazioni più apprezzate e le valutazioni della critica siano ottime, i prezzi si mantengono a livelli assolutamente moderati, soprattutto per gli standard di Bolgheri.