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2021 Bricco dell'Uccellone Barbera d'Asti DOCG Braida Giacomo Bologna
Descrizione prodotto
Allevamento | 15 Mesi in Barrique |
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Ideale con | Servite questo vino con agnello, brasato, guancia di manzo e filetto al tartufo. Si abbina molto bene anche a piatti a base di funghi o a potée di lenticchie. |
Raccomandazione di servizio | Chambré tra 16 e 18 gradi. Consiglio: stappare la bottiglia un'ora prima di servirla, assaggiare il vino e decidere se decantarlo. |
Bio | Tradizionale |
Vegano | No |
Allergeni | Contiene solfiti |
Numero articolo | 0530821075B6100 |
Produttore
Braida
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La cantina Braida di Rocchetta Tanaro incarna i valori della regionalità e della tradizione, nonché uno spirito di ottimismo e innovazione. Con un profondo legame con la propria terra e un’instancabile ricerca della perfezione, Braida si è affermata negli ultimi decenni come simbolo del vino piemontese di alta qualità. Sotto la guida di Raffaella e Beppe, figli del leggendario fondatore Giacomo Bologna, l’azienda si è fatta un nome eccellente a livello internazionale, in particolare con il cult Barbera Bricco dell’Uccellone, che rappresenta la storia e la filosofia di Braida come nessun altro.
I pionieri del Barbera
Il paesaggio collinare del Monferrato, caratterizzato da terreni calcarei e da un clima mite, costituisce la base ideale per la coltivazione del Barbera. I vigneti si estendono lungo dolci pendii e beneficiano di un’attenta coltivazione che combina metodi artigianali tradizionali e tecnologie di cantina innovative. Impianti moderni garantiscono precisione ed efficienza, mentre la conservazione di molte fasi di lavoro manuale assicura l’autenticità dei prodotti. Ad esempio, le temperature rigorosamente controllate durante la fermentazione consentono di mantenere l’equilibrio tra frutto e acidità e di enfatizzare al meglio la vivacità e la freschezza dell’uva Barbera. D’altra parte, la fermentazione spontanea, effettuata il più spesso possibile con lieviti naturali presenti sulle uve e in cantina, conferisce ai vini la loro dimensione locale, riflettendo il terroir del Monferrato.
Braida è diventata famosa con il Bricco dell’Uccellone, che è stato vinificato per la prima volta negli anni ’80 e ha completamente rivoluzionato la percezione dell’uva Barbera. Con la sua visione, Giacomo Bologna ha dimostrato che questo vitigno non solo è in grado di produrre vini adatti all’uso quotidiano e semplici nel senso migliore del termine, ma anche vini nobili e conservabili. Fin dall’inizio, il Bricco è stato maturato in piccole botti di rovere nuove - una decisione coraggiosa per l’epoca, dato che i vini piemontesi erano tradizionalmente maturati esclusivamente in grandi tini vecchi - e ha fornito una profondità e una complessità inimmaginabili. Ancora oggi, l’affinamento in legno francese non solo arricchisce la varietà di sapori con sfumature di vaniglia e spezie, che completano perfettamente i profondi frutti di ciliegia e mora, ma conferisce al Bricco una struttura vellutata e un’eleganza impressionante al palato. Anche ogni altro vino di Braida è considerato un personale ambasciatore del terroir, ed è per questo che la famiglia Bologna lavora costantemente per massimizzare il potenziale dell’uva Barbera in tutte le sue sfaccettature: oltre al Bricco dell’Uccellone, Braida produce anche vini come lo spumante “La Monella” e il multistrato “Ai Suma”, che dimostrano l’ampio spettro di questo vitigno autoctono.
Il paesaggio collinare del Monferrato, caratterizzato da terreni calcarei e da un clima mite, costituisce la base ideale per la coltivazione del Barbera. I vigneti si estendono lungo dolci pendii e beneficiano di un’attenta coltivazione che combina metodi artigianali tradizionali e tecnologie di cantina innovative. Impianti moderni garantiscono precisione ed efficienza, mentre la conservazione di molte fasi di lavoro manuale assicura l’autenticità dei prodotti. Ad esempio, le temperature rigorosamente controllate durante la fermentazione consentono di mantenere l’equilibrio tra frutto e acidità e di enfatizzare al meglio la vivacità e la freschezza dell’uva Barbera. D’altra parte, la fermentazione spontanea, effettuata il più spesso possibile con lieviti naturali presenti sulle uve e in cantina, conferisce ai vini la loro dimensione locale, riflettendo il terroir del Monferrato.
Braida è diventata famosa con il Bricco dell’Uccellone, che è stato vinificato per la prima volta negli anni ’80 e ha completamente rivoluzionato la percezione dell’uva Barbera. Con la sua visione, Giacomo Bologna ha dimostrato che questo vitigno non solo è in grado di produrre vini adatti all’uso quotidiano e semplici nel senso migliore del termine, ma anche vini nobili e conservabili. Fin dall’inizio, il Bricco è stato maturato in piccole botti di rovere nuove - una decisione coraggiosa per l’epoca, dato che i vini piemontesi erano tradizionalmente maturati esclusivamente in grandi tini vecchi - e ha fornito una profondità e una complessità inimmaginabili. Ancora oggi, l’affinamento in legno francese non solo arricchisce la varietà di sapori con sfumature di vaniglia e spezie, che completano perfettamente i profondi frutti di ciliegia e mora, ma conferisce al Bricco una struttura vellutata e un’eleganza impressionante al palato. Anche ogni altro vino di Braida è considerato un personale ambasciatore del terroir, ed è per questo che la famiglia Bologna lavora costantemente per massimizzare il potenziale dell’uva Barbera in tutte le sue sfaccettature: oltre al Bricco dell’Uccellone, Braida produce anche vini come lo spumante “La Monella” e il multistrato “Ai Suma”, che dimostrano l’ampio spettro di questo vitigno autoctono.