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2021 Château Grand-Puy-Lacoste 5e Cru Classé Pauillac AOC
Descrizione prodotto
Vol. alcolici | 13.5% vol. |
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Ideale con | Delizioso con brasati, entrecôte, fesa, tartufo nero e costata di manzo, si abbina bene anche al cosciotto di agnello, all'anatra confit o ai formaggi a pasta dura. . |
Raccomandazione di servizio | Chambré tra 16 e 18 gradi. Suggerimento: stappare la bottiglia un'ora prima di servirla, assaggiare il vino e decidere se è il caso di decantarlo. |
Allergeni | Contiene solfiti |
Numero articolo | 0473021075B6000 |
Produttore
Château Grand Puy Lacoste
Tutti i prodotti da Château Grand Puy Lacoste ›Tra la Gironda e l’Atlantico
Lo château e il vigneto appartengono alla denominazione regionale di Pauillac; è la patria di grandi icone del vino come gli Châteaux Lafitte, Mouton-Rotschild e Latour. Il comune ha una superficie di soli 1200 ettari, ma è il centro del mondo del vino. Ciò che lo rende speciale è il terroir, l’interazione tra il suolo e il clima, influenzato dall’Atlantico a ovest e dalla Gironda a est. Qui regna sovrano il vitigno Cabernet Sauvignon. Grand-Puy-Lacoste possiede 50 ettari di vigneti, immutati da 200 anni. La qualità è data dalle terrazze di ghiaia che piacciono tanto al Cabernet Sauvignon, un vitigno a volte ostinato che non tollera troppa umidità e non è nemmeno molto produttivo.
Come la famiglia Borie ha reinventato Grand-Puy-Lacoste
Era il 1978 quando Raymond Dupin passò il suo amato vigneto in altre mani. Non aveva mai vissuto nello château, magnifico all’esterno ma scomodo all’interno. Neanche l’anziano Raymond voleva investire nel vigneto, soprattutto perché non c’erano eredi. Così offrì la proprietà al suo amico e mercante di vini Jean-Eugène Borie. Nonostante i lavori di ristrutturazione arretrati, Borie accettò l’accordo perché, da esperto professionista del vino, sapeva che tesoro gli stava offrendo l’amico Raymond. Negli anni successivi, la famiglia Borie modernizzò le strutture tecniche della cantina, ma anche il cambiamento del clima giocò a suo favore. Il loro vitigno principale, il Cabernet Sauvignon a maturazione tardiva, beneficia del clima più caldo: gli acini perfetti vengono raccolti parcella per parcella e non ci sono più tannini aggressivi e acerbi.
Tra Mouton e Latour – una grandezza di Pauillac a un prezzo equo
Naturalmente, ci vuole ancora pazienza perché i tannini sviluppino il loro fascino. Il sapore aspro di cassis è e rimane il segno distintivo di un Grand-Puy-Lacoste, sostenuto da una struttura tannica fine e setosa, che è la firma di un Pauillac. La classificazione come 5éme Cru sembra un eufemismo. Attualmente i critici enologici considerano il “GPL” come un misto di Mouton e Latour, anche se a un prezzo completamente diverso.