Descrizione prodotto
(st) Colore giallo medio con brillanti riflessi dorati. Bouquet molto complesso e coinvolgente, con note di fiori bianchi, agrumi, camomilla e sottili note minerali. Il palato si apre con un’intensità e una densità sorprendenti, ora anche con note di marzapane, frutta a nocciolo giallo e ancora note citriche, sostenute da una fine trama fondente; molta vivacità e fascino nel finale leggermente salato.
Allevamento | in In vasche d’acciaio inox |
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Ideale con | Aperitivi, salumi, terrine di pesce o verdure, piatti vegetariani, pesce d'acqua dolce in camicia, specialità orientali leggermente speziate, pollo, specialità di formaggi caldi, formaggi freschi e duri. |
Raccomandazione di servizio | Fresco, tra 8 e 10 gradi |
Bio | Tradizionale |
Vegano | Si |
Allergeni | Contiene solfiti |
Numero articolo | 1285223070C6000 |
Produttore
Cave Ardévaz
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Incastonata tra le imponenti Alpi e i pittoreschi vigneti, la Cave Ardévaz è circondata da un paesaggio di una bellezza mozzafiato, regolarmente baciato dal sole e benedetto da un clima caldo e secco. Chiamata così per l’imponente catena montuosa dell’Ardévaz, che sovrasta maestosamente le vigne, la Cave Ardévaz incarna l’essenza della viticoltura vallesana: la famiglia Boven produce qui vini pregiati da quasi 60 anni e si sforza di raggiungere l’“ideale di perfezione”, una filosofia di eccellenza.
Meno è più
La storia dell’azienda inizia nel 1956, quando Henri Boven fondò la Cave Ardévaz, in un’epoca in cui la maggior parte delle famiglie che possedevano vigneti nel Vallese producevano vini semplici per sbarcare il lunario. A quel tempo, si parlava ancora poco di cultura vitivinicola e di raffinatezza enologica. Circa 20 anni dopo, il figlio Michel, che aveva studiato viticoltura a Changins e aveva intravisto un grande potenziale nell’attività dei genitori, diversificò la gamma di prodotti e ampliò la superficie coltivata, creando innovazioni enologiche come la Cuvée Ardévine invecchiata in botte, all’epoca una novità per la regione. Inoltre, in alcuni vigneti i vitigni tradizionali come il Fendant, il Gamay e il Pinot Nero furono sostituiti non solo da varietà regionali come Johannisberg, Heida e Petite Arvine, ma anche da varietà internazionali come Merlot e Syrah, tutte specialità per le quali la Cave Ardévaz è oggi famosa. Nel 2010, la moglie di Michel, Rachel, ha dovuto assumere la gestione dell’azienda con poco preavviso, in seguito all’inaspettata morte del marito. Ma poco dopo è tornato in azienda un enologo esperto, Rodolphe Roux, che da allora si occupa con maestria di tutto ciò che riguarda la cantina, ora coadiuvato da John Boven. Insieme ai fratelli Céline, Michael e Jérôme, John rappresenta oggi la terza generazione alla guida dell’azienda di famiglia, che dal 2021 è affiancata da Thomas Rémondeulaz in qualità di responsabile dei vigneti, la cui competenza ha reso ancora più preciso il lavoro in vigna. La tenuta comprende attualmente più di 100 parcelle, distribuite principalmente nel comune di Chamoson. Ogni uva viene coltivata e raccolta a mano con la massima cura per massimizzarne l’espressività e la purezza. Nella cantina a tre piani, situata a St-Pierre-de-Clages, proprio accanto alla moderna area di degustazione, la qualità ha la precedenza sulla quantità in ogni fase del processo, motivo per cui attualmente viene utilizzata solo la metà della capacità.
La storia dell’azienda inizia nel 1956, quando Henri Boven fondò la Cave Ardévaz, in un’epoca in cui la maggior parte delle famiglie che possedevano vigneti nel Vallese producevano vini semplici per sbarcare il lunario. A quel tempo, si parlava ancora poco di cultura vitivinicola e di raffinatezza enologica. Circa 20 anni dopo, il figlio Michel, che aveva studiato viticoltura a Changins e aveva intravisto un grande potenziale nell’attività dei genitori, diversificò la gamma di prodotti e ampliò la superficie coltivata, creando innovazioni enologiche come la Cuvée Ardévine invecchiata in botte, all’epoca una novità per la regione. Inoltre, in alcuni vigneti i vitigni tradizionali come il Fendant, il Gamay e il Pinot Nero furono sostituiti non solo da varietà regionali come Johannisberg, Heida e Petite Arvine, ma anche da varietà internazionali come Merlot e Syrah, tutte specialità per le quali la Cave Ardévaz è oggi famosa. Nel 2010, la moglie di Michel, Rachel, ha dovuto assumere la gestione dell’azienda con poco preavviso, in seguito all’inaspettata morte del marito. Ma poco dopo è tornato in azienda un enologo esperto, Rodolphe Roux, che da allora si occupa con maestria di tutto ciò che riguarda la cantina, ora coadiuvato da John Boven. Insieme ai fratelli Céline, Michael e Jérôme, John rappresenta oggi la terza generazione alla guida dell’azienda di famiglia, che dal 2021 è affiancata da Thomas Rémondeulaz in qualità di responsabile dei vigneti, la cui competenza ha reso ancora più preciso il lavoro in vigna. La tenuta comprende attualmente più di 100 parcelle, distribuite principalmente nel comune di Chamoson. Ogni uva viene coltivata e raccolta a mano con la massima cura per massimizzarne l’espressività e la purezza. Nella cantina a tre piani, situata a St-Pierre-de-Clages, proprio accanto alla moderna area di degustazione, la qualità ha la precedenza sulla quantità in ogni fase del processo, motivo per cui attualmente viene utilizzata solo la metà della capacità.
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70 cl Bottiglia (Scatola da 6)
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