Descrizione prodotto
Vol. alcolici | 13.0% vol. |
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Allevamento | 10 Mesi in Fulmine |
Ideale con | Antipasti, paté o terrine di selvaggina fatti in casa, salse ai funghi marroni, brasati, pollame a carne rossa (anatra o faraona), bistecche, grigliate, formaggi a pasta semidura o dura (sbrinz o formaggio di malga). |
Raccomandazione di servizio | Chambré tra 15 e 17 gradi. Il vino giovane deve essere decantato. |
Bio | Tradizionale |
Vegano | No |
Allergeni | Contiene solfiti |
Numero articolo | 1288223075C7100 |
Produttore
Domaine Cornulus
Tutti i prodotti da Domaine Cornulus ›Una vera e propria cantina da garage
La storia del Domaine Cornulus inizia nel 1986, quando i cugini Stéphane Reynard e Dany Varone decidono di unire le forze e dedicarsi alla produzione di vini di altissima qualità. All’epoca, i due viticoltori autodidatti acquistavano le uve dai viticoltori di Savièse e le coltivavano in un garage. L’anno successivo aumentarono la produzione e affittarono i primi vigneti di proprietà, per poi compiere il passo decisivo nel 1989 con la creazione della selezione Cornulus. Il nome “Cornulus” deriva da una delle montagne circostanti e simboleggia il profondo legame dei viticoltori con la loro terra e il terroir che caratterizza i loro vini. Gradualmente, Reynard e Varone sono riusciti ad assicurarsi buoni appezzamenti nel Clos de Mangold, a cui si sono aggiunti successivamente altri nei siti di punta Clos de Corbassières e Clos de Monzuettes. Questi vigneti terrazzati si estendono lungo i ripidi pendii su terreni rocciosi che dominano la pianura del Rodano, conferendo ai vini una firma unica grazie alle particolari condizioni climatiche e ai diversi terreni: Luce solare intensa, venti alpini, terreni calcarei con ardesia e gesso sono alla base di questi siti soleggiati, di difficile accesso e laboriosi da lavorare. Oggi possiedono vigneti in sei comuni, distribuiti su 250 terrazze! Ma l’immenso sforzo vale la pena: le viti amano questo luogo e producono uve di qualità eccezionale.
Pionieri della biodinamica
L’azienda ha da tempo privilegiato metodi di coltivazione sostenibili e una gestione quasi naturale dei vigneti. Già nel 1999 Stéphane Reynard e Dany Varone hanno optato per la coltivazione biodinamica a beneficio delle piante, dei cicli cosmici, dei terreni vivi e delle radici profonde, per esprimere con precisione il carattere autentico di ogni parcella. Di conseguenza, ogni parcella viene vinificata separatamente, in modo che ciò che i vigneti forniscono possa essere conservato in cantina: l’idea di terroir nella sua forma più pura. Oggi Cornulus è sinonimo di una gamma di vini stratificati, vinificati con passione e con l’ambizione di cogliere la quintessenza dei vari microclimi in armonia con la natura, giorno dopo giorno e annata dopo annata. Un viaggio nell’affascinante mondo del Vallese, nei vigneti di Savièse, caratterizzato da densità, finezza e complessità.