Château de la Dauphine

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Percorrendo le dolci colline della denominazione Fronsac, spesso sottovalutata, dove la Dordogna scorre tranquilla e i vigneti formano un paesaggio di onde verdi, si incontra la tenuta Château de la Dauphine. Situata tra Bordeaux e Saint-Émilion, questa non è solo un vero gioiello architettonico, ma anche una delle tenute vinicole più interessanti della regione di Libourne. La viticoltura biodinamica e la vinificazione meticolosa, con una chiara attenzione allo speciale terroir di Fronsac, fanno di questa tenuta uno dei principali indirizzi della regione.

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Un tempo più famosa di Pomerol, ora di nuovo un segreto per addetti ai lavori
La regione vinicola di Fronsac rimane generalmente all'ombra della sua céNonostante i vini di Fronsac siano stati molto più famosi di quelli delle denominazioni circostanti dal XVII al XIX secolo. In realtà, i vigneti di questa piccola regione vinicola, a lungo sottovalutata, che si estendono per soli 1.000 ettari su terreni sabbiosi, argillosi e calcarei, producono vini rossi potenti e longevi con una personalità unica. Anche qui domina il Merlot, ma il maggior contenuto di calcare dei terreni gli conferisce uno stile molto più deciso. In gioventù, i vini di Fronsac sono quindi spesso più strutturati e con una struttura tannica più solida rispetto ai vini di Pomerol, ma allo stesso tempo meno opulenti dei migliori vini di Saint-Émilion. Ma se un tempo i vini di Fronsac sembravano un po' rustici, i produttori moderni come Château de la Dauphine pongono maggiore enfasi sull'eleganza e la finezza. Chi apprezza anche la struttura solida e la freschezza troverà qui un Bordeaux di alto livello a prezzi accessibili.

Eredità reale e viticoltura biodinamica
Lo château fu costruito tra il 1744 e il 1750 su iniziativa di Jean-Baptiste de Richon, allora consigliere alla corte di Versailles. Poco dopo il completamento del castello, Marie-Josèphe de Saxe, madre degli ultimi re di Francia, tra cui Luigi XVI, vi soggiornò per alcuni giorni e ne apprezzò il paesaggio pittoresco. Questo evento contribuì notevolmente alla buona reputazione della tenuta nobiliare, che prese il nome dalla principessa. Dal 2015, la tenuta appartiene alla famiglia Labrune, che ha compiuto grandi sforzi per ripristinare il prestigio di un tempo con vini di terroir prodotti in modo biologico e biodinamico. Lo Château de la Dauphine si estende su oltre 70 ettari di vigneti, che beneficiano soprattutto di un'eccellente esposizione a sud e di un'insolazione ottimale. La struttura del suolo è ricca, con 14 tipi diversi di terreno, per lo più pendii argillo-calcarei e plateaux, oltre ad alcuni appezzamenti sabbiosi su sottosuolo argilloso.

Vinificazione differenziata per la massima espressione del terroir
Da qualche anno, Château de la Dauphine si affida a metodi biologici e biodinamici, sia per preservare l'ambiente sia per esprimere al meglio le caratteristiche del clima, del suolo e dei vitigni. Le uve vengono raccolte a mano, accuratamente selezionate e selezionate più volte. Il delicato processo di vinificazione combina tecniche tradizionali e tecnologie all'avanguardia: Oltre all'uso della gravità e alla vinificazione separata di ogni parcella, anche la fermentazione in modernissimi tini di acciaio inox e cemento con regolazione termica integrata è un fattore importante, in quanto consente una guida ancora più controllata. Con l'obiettivo di produrre vini che combinino frutta fresca, struttura fine ed elegante maturità, dal 2017 vengono utilizzate anfore di argilla e arenaria, oltre a botti di rovere francese, di cui circa il 30% viene rinnovato ogni anno.Le botti di rovere francese, di cui circa il 30% viene rinnovato ogni anno, per la maturazione, in quanto questi recipienti consentono una delicata micro-ossigenazione senza aggiungere al vino tannini legnosi e aromi tostati.

Château de la Dauphine
Rue Poitevine
33126 Fronsac
Francia
Tel. +33/557 74 06 61

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