
Clos St-Julien
Tutti i prodotti da Clos St-Julien ›Piccolo ma di qualità eccezionale, il Clos Saint-Julien è un vero gioiello di Saint-Émilion. Catherine Papon-Nouvel è riuscita a combinare l'eredità della sua famiglia con le competenze moderne e una filosofia sostenibile. Vigneti biologici, vecchie vigne e una vinificazione meticolosa fanno di questi vini degli ambiti oggetti da collezione, che riflettono perfettamente l'essenza di Saint-Émilion. Chi riesce a mettere le mani su una bottiglia di questo vino ha tra le mani un vero gioiello.
Un'enologa visionaria: Catherine Papon-Nouvel
La superficie viticola di questa piccola tenuta, situata proprio accanto al villaggio storico di Saint-Émilion, si estende per soli 1,2 ettari. Ma le dimensioni ridotte sono più che compensate dall'eccezionale qualità del terroir. I terreni sono quasi esclusivamente calcarei solidi con un sottile strato di argilla e ciottoli. Questo terreno sottile e sassoso costringe le viti a sviluppare radici profonde, conferendo ai vini un'incomparabile freschezza minerale e una grande complessità.
L'azienda è ora gestita da Catherine Papon-Nouvel, una delle più eminenti enologhe della regione. Laureata in enologia all'età di 24 anni, si è fatta rapidamente un nome nel mondo del vino. Nel 1989 ha fondato la sua cantina, Château Peyrou a Castillon-Côtes de Bordeaux, ma il padre l'ha convinta a riportare la sua esperienza nella tenuta di famiglia. Da allora, ha sapientemente modernizzato Clos Saint-Julien, senza perdere di vista i valori tradizionali della casa. La sua filosofia si basa sull'agricoltura biologica, su un meticoloso lavoro manuale e su un profondo rispetto per il terroir.
Viti antiche e vitigni classici
I vigneti del Clos Saint-Julien, molto tipici di Saint-Émilion, sono piantati per metà a Cabernet Franc e per metà a Merlot. Le vecchie viti di Merlot, alcune delle quali hanno più di 80 anni e producono pochissima uva, sono un fattore particolare. Tuttavia, le viti di Cabernet Franc sono state piantate quasi 40 anni fa. Inoltre, l'alta densità di impianto di 7.000 viti per ettaro garantisce una resa naturalmente limitata e un'eccezionale concentrazione di aromi. La vendemmia viene effettuata interamente a mano e dura pochi giorni grazie alle dimensioni ridotte del vigneto, consentendo una tempistica perfetta. Dopo la raccolta selettiva, le uve vengono macerate a freddo per una settimana prima di iniziare la fermentazione in due piccole botti di rovere francese. La fermentazione malolattica avviene esclusivamente in botti nuove, nelle quali il vino viene poi fatto maturare a lungo sulle proprie fecce. Le botti di rovere utilizzate provengono da rinomate cantine come Taransaud, Berthomieu e Cadus.
Un nettare raro
Il Clos Saint-Julien produce solo 2.500 bottiglie all'anno: ogni bottiglia è una rarità assoluta, soprattutto nel mondo di Bordeaux. Il piccolo raccolto di appena 20 ettolitri per ettaro produce vini di eccezionale profondità e complessità. Tra i tratti distintivi di questo cru vi sono un finale leggermente salato e una potente struttura tannica che è allo stesso tempo setosa ed elegante, conferendo ai vini il loro notevole equilibrio.