Banfi
Tutti i prodotti da Banfi ›Un regno per la vite - Immersa nel paesaggio romantico e selvaggio della Toscana meridionale, la cantina Banfi si trova ai piedi della città medievale di Montalcino e da molti anni è un baluardo della moderna cultura del vino e un monumento alla perfetta armonia tra tradizione e innovazione. Dal 1983, anche lo spettacolare Castello Poggio alle Mura fa parte dell’azienda vinicola Banfi e della famiglia Mariani, che ha riportato lo storico castello al suo antico splendore con un’ampia opera di ristrutturazione. La posizione strategica del castello tra Siena e la Maremma e le fertili terre che lo circondano ne hanno fatto una proprietà ambita per secoli. La prima menzione documentata del castello risale al 1318, ma le sue origini sono sicuramente ancora più antiche. Alcuni sotterranei scavati nel tufo, così come alcune urne in pietra e vasi in ceramica rinvenuti durante l’ultimo restauro, indicano infatti l’esistenza di un insediamento già in epoca etrusca.
Un classico del vino rosso toscano incontra lo spirito imprenditoriale americano
Banfi era già stata fondata cinque anni prima: nel 1978, i fratelli italo-americani John e Harry Mariani realizzarono la loro visione di combinare uno dei più grandi classici del vino italiano con gli standard internazionali. Questa combinazione di spirito imprenditoriale americano e terroir toscano ha fatto sì che Banfi diventasse in pochi anni una delle cantine più conosciute della regione. In collaborazione con Ezio Rivella, uno dei più importanti viticoltori italiani, i terreni acquisiti a Montalcino sono stati portati a piena fioritura e i loro frutti trasformati in vini pregiati. Con oltre 2.800 ettari, di cui circa un terzo destinati alla viticoltura, la tenuta copre un’impressionante varietà di microclimi e terreni che offrono le condizioni ideali per la coltivazione del vitigno Sangiovese Grosso, che costituisce la base del vino più famoso di Banfi: il Brunello di Montalcino, un vino che porta in sé la storia e lo spirito della Toscana. Fin dal primo sorso si percepisce la profondità e la struttura che il lungo invecchiamento in grandi botti di rovere conferisce al vino. Aromi di ciliegie scure, erbe secche, tabacco e spezie si dispiegano nel bicchiere, accompagnati da una nota di catrame e cuoio - un vino rosso intenso con un affascinante equilibrio tra concentrazione ed eleganza. Ma Banfi non festeggia solo il grande successo del Sangiovese. I fratelli Mariani hanno portato a Montalcino anche vitigni internazionali come Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah che, in combinazione con il clima unico della Toscana, producono cuvée eccezionali. Si tratta di vini nello stile dei “Supertuscans”, con un bouquet ampio, una struttura ricca e tannini setosi: Vini che rispettano il terroir ma allo stesso tempo hanno un respiro internazionale: proprio la sintesi che Banfi persegue fin dalla sua fondazione.
“Produzione trasparente"
Nel 2007 la cantina è stata ampiamente rinnovata, con soluzioni innovative e una linea di produzione orizzontale, oltre a una sala di fermentazione all’avanguardia che valorizza ulteriormente l’espressione precisa dei diversi vitigni e dei loro terroir. Grazie all’invitante architettura, l’intero processo di vinificazione è ora visibile anche ai visitatori, un forte simbolo di apertura e trasparenza. Oltre alla costante ottimizzazione della produzione di vino, Banfi è anche impegnata nella ricerca: da molti anni l’azienda conduce studi sui diversi cloni del Sangiovese per migliorare ulteriormente la qualità delle uve e aumentarne la resistenza alle malattie. Banfi non è quindi solo uno dei maggiori produttori della regione, ma anche uno dei più tecnicamente avanzati. Questo vale anche in termini di sostenibilità, poiché l’azienda lavora secondo i principi del biologico, si affida alle energie rinnovabili e si impegna a proteggere la flora e la fauna locali.